IDEE IN CANTIERE: PERCORSI DI VALORIZZAZIONE PARTECIPATIVA
La passeggiata di domenica 13 giugno interessa il territorio nord-occidentale del Comune di Tricase, solcato fin dall’età classica dal passaggio di importanti tratti viari, tra...
La passeggiata di domenica 13 giugno interessa il territorio nord-occidentale del Comune di Tricase, solcato fin dall’età classica dal passaggio di importanti tratti viari, tra...
di Marco Cavalera Lucugnano è una distesa di bianche e basse case, protetta idealmente da due colline che si ergono ad Oriente e ad Occidente (fig....
Come andarsene in giro anche quando non si può ovvero Eludere i domiciliari prima del Coronavirus Un’altra trovata geniale di Papa Galeazzo Protagonista di questa gustosa storia è ancora...
La Cappella, ubicata in via della Madonna a Lucugnano, fu eretta nel 1763 su iniziativa di alcuni devoti e aperta al culto l’anno successivo. Le...
Nel 1500, ai tempi di Papa Galeazzo, prima dell’invenzione della stampa, dei calendari di Frate Indovino, delle catene sui social, delle Palme benedette su WhatsApp,...
di R. Martella La musica della creatività…ecco quello che scaturisce dal movimento del tornio, morbidamente mosso dalla danza di un piede, mentre le mani, accarezzando con...
Il nome di Lucugnano è da sempre associato a quello del più celebre dei suoi abitanti, ossia l'estroso e irriverente Arciprete Papa Galeazzo (Papa Caliazzu),...
di Marco Cavalera
Rina Durante, in occasione della sua prima visita a Casa Comi, rimase incantata dall’atmosfera che si respirava a Lucugnano nella prima metà del Novecento: Tra le pagghiare e le pietraie, si sentiva solo il frinire delle cicale, poi neppure più questo, come se il mondo cominciasse da quel punto a finire. Si entrava in un altro paesaggio in cui i segni umani ed economici scomparivano del tutto e la natura era un vuoto minerale, aspro e desolato […]. Gli interni erano ancora più rispondenti al paesaggio, di una semplicità disadorna: mobili di legno nudo, di stile francescano, cui la diuturna cura di generazioni di servi aveva conferito un’opaca lucentezza; volte a stella, grandi arazzi di fiocco leccese alle pareti e quadri rinascimentali, còtime di terracotta ovunque con la raffigurazione dell’ulivo, simbolo della casa editrice; pavimenti in mosaico che richiamavano quello di Otranto. Ogni cosa concorreva a un effetto di rustica raffinatezza e andava a sigillare per incanto il paesaggio che avevamo attraversato[1].
Palazzo Comi si affaccia sulla piazza principale del paese, oggi intitolata allo stesso poeta, che pare immortalata in una fotografia di inizio secolo scorso, se non ci fossero le automobili al posto delle carrozze e dei traini.
Palazzo Comi. Esterno
(foto di Fernando Manni)
di Marco Cavalera La cappella di Sant'Eufemia La cappella di Sant’Eufemia si trova nell’omonima località (Comune di Specchia), presso un insediamento di età romana e medievale denominato...
“In Lucugnano allora, come oggi, si fabbricavano bellissimi vasi d’argilla, per la conservazione del vino chiamati volgarmente vozze, e per depositarvi l’olio, chiamati orci; di...