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Associazione Archès

Acqua dalle rocce: il Canale Volìto – Patù

di Associazione Archès

Il canale di Volito è scavato nell’ultima propaggine della Serra di Vereto, che si dirama in direzione nord-ovest/sud-est.

Paesaggio di località Pozzo Volìto. 

Il suo nome prende origine, probabilmente, da vòlo o vòlu, la terra rossa tipica del comprensorio del Capo di Leuca e che, assieme ad acqua e calce, formava una malta usata a volte dai contadini per compattare i muretti a secco.

Fondo del canale Volìto, con i terrazzamenti di contenimento. 

Il canale ha una profondità di circa 20 metri rispetto al piano circostante, e le condizioni di umidità particolari hanno permesso il lussureggiare di una vegetazione spontanea con essenze tipiche della macchia mediterranea quali il cisto, il lentisco, e tutte le varietà di piante commestibili sulle quali si è fondata per secoli la dieta degli abitanti locali.

Viabilità e vegetazione lussureggiante nel fondo del canale.

Il canale si caratterizza anche per la presenza di alcune cavità e numerose liame e pajare, utilizzate fino a qualche decennio fa come riparo stagionale per i contadini e i loro animali e come ricovero per attrezzi agricoli.

Interno di una piccola cavità nella falesia del canale, con la presenza di alcune nicchie.

Sul fondo del canale, è tuttora presente un pozzo, circondato da alberi di noce, lecci e allori, descritto dallo storico locale Tasselli già alla fine del XVII secolo: Un canale tra le terre di San Gregorio e del Marchirello un’acqua la migliore di tutte somministra a tutti da un pozzo che li paesani lo dicono di Olito.

Pozzo Volìto in fondo all’omonimo canale (foto di Maria Rosaria Angelè).

Negli anni ’60 del secolo scorso, Don Vincenzo Rosafio scriveva: Vicino al mare di San Gregorio, ma non troppo, vi è una sorgente di acqua dolce, trovandosi al di sotto di una roccia, ha una profondità di appena due metri. La sua acqua limpida e diuretica è stata molto usata, specie nel passato. Non manca ancor oggi chi ne faccia uso”.

L’area, attualmente, è sottoposta a vincolo di tutela ai sensi della Legge n. 1497/1939.

Grande blocco di roccia calcarea nei pressi del pozzo. 

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Bibliografia

Melissa Calò, Marco Cavalera, Appiedi! Sentieri e cammini del Salento. Il Capo di Leuca, Galatina 2019, pp. 80-83.